Negli anni delle newsletter e dei social network parrebbe ovvio definire il volantinaggio come una pratica di marketing arcaica e destinata all’estinzione; ma allora perchè ancora oggi le cassette postali strabordano di carte e cartacce pubblicitarie?
La mia “analisi” molto rapidamente mi ha portato ad alcune conclusioni, che in realtà riabilitano il ruolo del “volantino porta a porta” come strategico nel panorama del marketing di alcuni tipi di aziende, anche al giorno d’oggi.
Ci sono diverse considerazioni, eccone alcune:
– Esistono ancora percentuali importanti di utenti non digitalizzati o superficialmente digitalizzati, per i quali il volantino ha un’utilità ben precisa. Si pensi agli anziani, o post sessantenni (anche dotati di internet) che passano ore a sfogliare le offerte dei supermercati nei dintorni, al fine di risparmiare sugli acquisti.
– I Cataloghi cartacei di prodotti per gli utenti finali o professionisti possono portare a conversioni in quanto probabilmente verranno letti, al contrario dei propri “cugini” digitali, magari spammati via mail e finiti direttamente nella cartella dell’antivirus. Ad esempio: mi risulta molto comodo il catalogo di una nota ditta di articoli per ufficio. Lo leggo spesso, nonostante io sia iper-digitalizzato.
– Aperture di negozi/attività in città: se ti apre la pizzeria a due isolati, e a te piace la pizza (a chi non piace la pizza? ) sicuramente darai uno sguardo al volantino, magari annotandoti mentalmente il nome o la via del locale, ergo il volantino avrà fatto il suo lavoro 😉
Ovviamente ci sono altre casistiche nelle quali il door to door risulta ancora la scelta (o una delle scelte) migliore per fare pubblicità, e l’analisi qui esposta è sicuramente superficiale, ma sono convinto che la distribuzione di volantini avrà sempre la sua “nicchia” di utilità in un mercato sempre più dominato dal marketing online.
La nostra esperienza locale (Pistoia e provincia) dice che il volantino (e le forme di Marketing tradizionali come locandine etc etc) a livello locale pesano ancora molto. Accompagnate da una buona presenza Social e dal passaparola (alias “dare al cliente almeno quello che si promette se non di più e sempre ad alto livello”) sono armi di distruzione di massa (leggesi competitor).
Grazie per il tuo contributo, la cosa vale anche nell’area di Milano e in Lombardia!
Ho un’agenzia pubblicitaria e vi assicuro che il servizio più richiesto dai clienti é proprio il volantinaggio! Basta fare una semplice analisi per capirne l’importanza.
1 tutto ciò che é legato al web-marketing ha una utenza ancora troppo ristretta o c’è un’altissima probabilità che il messaggio pubblicitario finisca nel dimenticatoio. Le e-mail spesso non vengono lette nemmeno se iscritti a newsletter. I social sono (secondo la mia analisi fatta da feedback dei clienti) specchietti per le allodole che non portano realmente consumatori nei punti vendita (ovvio che non vale per tutti).
2 siti web. L’unico vero strumento web che serve alle aziende. Purtroppo lo fai una volta e poi devi sperare che dopo 3-4 anni vogliano rinnovarlo.
3 campagne pubblicitarie “convenzionali” fatte con cartellonistica, volantinaggio e spazi pubblicitari su giornali, riviste ecc. Portano sempre risultati tangibili. I consumatori rispondono quasi sempre positivamente e nel 100% dei casi anche se l’utente non sarà un acquirente sicuramente avrà recepito il messaggio pubblicitario, o perché ha catturato il suo interesse o perché lo ha semplicemente subito.
La vera difficoltà per chi fa il mio lavoro é che il web ha portato solo enorme confusione. Si é imposto nel settore grazie alle cifre ridicole che una campagna web comporta a parità del lavoro che va fatto….ma raramente da risultati! Il discorso cambia per le grosse aziende nazionali che avendo capitali enormi possono permettersi di investire su tutti i canali pubblicitari senza tralasciarne alcuno, raccogliendo consumatori da un po’ tutti i bacini.
In ultimo aggiungo che le imprese locali tutto l’anno vanno supportate con varie campagne e i mezzi “convenzionali” lo permettono a parità di investimento da affrontare.
Io mi sono reso conto che é così ed in questa direzione lavoro…
Molto interessante Mauro, grazie per l’analisi!
Bell’articolo, un’analisi molto dettagliata dello strumento “volantino” nell’ambito di attività di outbound marketing.
Abbiamo svolto un mini confronto tra questa pratica di marketing offline e il social media marketing e crediamo che il confronto sia al giorno d’oggi troppo a favore della seconda soluzione.
Se può interessarti saremmo lieti se ci dessi uno sguardo:
Agenzia di Marketing