Da qualche settimana Google sta effettuando particolari test che hanno come obiettivo la scelta cromatica degli annunci fra i risultati di ricerca nella SERP.
In particolare il test prevede il cambio tra il classico colore giallo degli annunci ed un nuovo formato caratterizzato dal colore verde:
Vecchia versione
Versione del test
Qual è l’obiettivo?
Il test ha come obiettivo il verificare una maggiore propensione al clic, da parte degli utenti nella SERP, sui risultati a pagamento, ovvero sui risultati della ricerca su cui Google trae effettivo profitto.
Come rappresentato nell’immagine, il cambio cromatico del banner Ann. ha reso quest’ ultimo del medesimo colore utilizzato nell’identificativo del dominio, quindi gli annunci “paid” finiscono per camuffarsi perfettamente con i risultati organici.
La decisione alla base di tale scelta pare essere da addebitare all’aumento delle sponsorizzazioni registratesi su Facebook a discapito di AdWords.
Facebook VS AdWords?
Sebbene rappresentino un tipo di servizio completamente diverso l’uno dall’altro, per via delle differenti modalità di fruizione, occorre dover esaminare una situazione più che frequente nel settore.
Fruitori di questi servizi sono generalmente web agency o freelancer come operatori dei propri clienti:
infatti è da registrare un forte aumento (in particolare tra le PMI) nella richiesta di web agency per la gestione online del brand.
Purtroppo i budget destinati alle campagne online sono spesso “limitati” e non sempre idonei alla realizzazione di una sponsorizzazione adeguata.
Relativamente a tali budget l’agenzia di marketing crea dei piani strategici per Facebook ADV, Google o entrambi.
Con un ipotetico budget di investimento, pari a 100 €, a parità di condizioni i numeri di Fb sono nettamente migliori rispetto a quelli “garantiti” da Google:
- con 100 € investiti su facebook in genere hai la possibilità di raggiungere mediamente 1000 persone al giorno;
- con Google il numero scende a forse 200 (con una buona ottimizzazione della campagna ed un mercato con competizione “Alta”).
Risultato?
Se gli addetti ai lavori conoscono la differenza di valore tra campagne effettuate con i due diversi strumenti, il cliente in genere spaventato dai numeri così evidentemente favorevoli (soltanto in apparenza) allo strumento Facebook e data la limitatezza del budget, preferirà investire su Fb.
Questo bias sta spingendo alcune imprese a preferire sempre FB rispetto a Google in presenza di un budget non elevato ed in assenza di un vero piano strategico che parli di “obiettivi”.
Le conseguenze di questo bias sta creando una disparità notevole nel valore degli investimenti tra i due strumenti:
per Google è presente una quasi completa inerzia nei livelli di investimento) mentre per Facebook si registrano notevoli aumenti ogni anno. Forse Google teme questa crescita?
Perché i due servizi sono differenti?
GOOGLE ADWORDS ti permette di intercettare I BISOGNI direttamente espressi
GOOGLE ADWORDS:
PRO
- target specifico per parola chiave
- utenti già predisposti all’acquisto
- totale controllo sulle statistiche e sui numeri
CONTRO
- elevato costo del clic
- numeri assoluti bassi
- si individua solo il bisogno espresso
- uso optin-page limitato
E FACEBOOK ADS?
FACEBOOK ADS VUOLE FAR MANIFESTARE BISOGNI NON direttamente espressi
I pro maggiormente in risalto sono le numerose visite, i prezzi molto bassi del servizio e risultati rapidi ed evidenti.
Il principale fattore di svantaggio è la difficoltà di vendita diretta perché l’utente non ha una definita volontà di acquisto del nostro prodotto, né tantomeno era alla ricerca dello stesso.
Vi è una fase preliminare in cui occorre rendere consapevole l’utente che esiste un problema e noi possiamo fornire l’adatta soluzione.
Per concretizzare il concetto: non vado ad individuare un bisogno esistente, ma vado a creare il bisogno all’utente.
RIEPILOGANDO FACEBOOK ADS:
PRO
- definizione del target per interessi, età, sesso, etc
- controllo sui numeri
- costo dei clic molto bassi (anche 0,03)
- si raggiunge un target non ancora consapevole del bisogno
- i numeri enormi
- bassa concorrenza in Italia
CONTRO
- gli utenti non con intenzione di acquisto
- si raggiunge un target non ancora consapevole del bisogno
Post creato da: Agenzia di Marketing